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E-bike a Roma? Tutto quello che può ancora succedere!

E-Bike a Roma

Nonostante il boom di vendite degli ultimi anni, Roma è ancora lontana dal trend europeo delle bici con pedalata assistita. Tuttavia, il futuro delle e-bike a Roma potrebbe riservare sorprese.

Negli ultimi anni, in Italia, lo sviluppo delle e-bike è stato sorprendente (ne abbiamo parlato anche qui). Dalle 42mila del 2011 alle 56mila del 2015, in quattro anni la vendita delle biciclette elettriche ha subito un incremento di circa il 40%. Non solo. Eppure, secondo le stime dell’ANCMA, il vero anno del boom è stato il 2016. Lo scorso anno si sarebbero vendute 100 mila biciclette elettriche, con un incremento del 78% rispetto all’anno precedente.

Ma il trend racconta uno sviluppo dell’e-bike in Italia che non è (ancora) paragonabile a quello di altri Paesi europei. In Olanda, terra pianeggiante che non giustificherebbe un ricorso massiccio all’ausilio elettrico, il mercato delle bici con pedalata assistita rappresenta addirittura il 30% del totale. Un business che tocca il mezzo miliardo di euro all’anno.

Caso a parte la Germania che, da sola, rappresenta circa il 40% del mercato totale europeo sul fronte delle bici elettriche.

E il mercato delle e-bike a Roma? Come si sta sviluppando il mercato delle e-bike nella Capitale? Quali sono le sue prospettive?

E-Bike a Roma

Nonostante non esistano stime che definiscano il numero delle bici elettriche presenti sul territorio, sono in molti a essere convinti che le e-bike, a Roma, avranno un successo notevole.

Il primo motivo di successo delle e-bike nella Capitale potrebbe risiedere nel blocco psicologico (e fisico) che ostacola molti romani nell’utilizzo delle bici. Un approccio che teme i Sette Colli e le numerose salite e discese che – nel caso di un supporto elettrico – potrebbero spaventare di meno.

Si potrebbe assistere a una graduale sostituzione di motorini e scooteroni a vantaggio di e-bike. Si tratta di un passaggio graduale, che potrebbe richiedere anni, ma ineluttabile.

Il secondo punto riguarda le auto, con i suoi costi e gli ingorghi cittadini. Chi non ne può più del traffico cittadino, delle auto e di costi che sfiorano i 4000 euro all’anno, difficilmente passerebbe improvvisamente alla bici. Diverso il discorso se si parla di una bici elettrica. I costi minimi e la fatica fisica ridotta potranno attirare più facilmente gli automobilisti delusi.

Appassionarsi a modalità più ecologiche e salutari di trasporto è possibile, quasi inevitabile. Servono, però, infrastrutture, tempo, diffusione d’idee e progetti innovativi per le nostre città.

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